Realtà Virtuale
La Realtà Virtuale e la Psicologia

La realtà virtuale nel contesto di un percorso terapeutico rappresenta un supporto molto utile.

Attraverso la Realtà Virtuale il soggetto da osservatore di una situazione diventa protagonista, può vedere, udire, toccare, manipolare oggetti che non esistono e percorrere degli spazi. Questo processo interattivo con il mondo virtuale produce il senso di presenza.

Gli ambienti virtuali consentono di esporre il paziente alle proprie paure e di testare le proprie credenze su ciò che viene percepito come minaccioso.
Il principio su cui si basa l’intervento è quello della Desensibilizzazione Sistematica, che consiste nell’aiutare la persona ad affrontare gradualmente la situazione o gli oggetti temuti.

Perché uso la Realtà Virtuale

La VR offre la possibilità di partecipare attivamente al riconoscimento e alla presa di consapevolezza di pensieri, emozioni e comportamenti propri, in situazione. Il soggetto è attivo costruttore della propria esperienza e quindi del cambiamento.

L’ambiente VR in psicoterapia è definito uno strumento utile capace di mediare tra lo studio del terapeuta e il mondo reale (Vincelli & Riva, 2007).

Gli interventi con ambienti virtuali mostrano diversi punti a favore in quanto per chi soffre del disturbo d’ansia l’esposizione in vivo può essere rifiutata e nel caso di disturbi fobici il cui trattamento è basato sull’esposizione, il virtuale consente di fare esperienze altrimenti quasi impossibili se non in modo immaginativo (come andare in aeroporto, prendere un aereo, parlare ad una platea che ascolta, essere immersi in un ambiente di ragni o avvicinarsi ad un parapetto di un balcone).

Aree di Intervento

Paura degli spazi chiusi - Claustrofobia

Gli ambienti virtuali consentono al paziente di provare vari gradi di ansia in relazione ad ascensori, tunnel e altri spazi chiusi.

Paura di guidare - Amaxofobia

Per chi ha paura di guidare e per chi ha bisogno di riapprendere le abilità di guida dopo un incidente con l’auto, l’esposizione consente gradualmente di recuperare le proprie capacità e la propria fiducia senza esporre sé stesso o gli altri a pericoli.

Paura dell'altezza - Acrofobia

L’ambiente virtuale consente di esporsi in sicurezza e in modo graduale e di provare gradi di ansia in relazione allo sporgersi da un balcone o salire in altezza.

Paura di volare - Aerofobia

La realtà virtuale colloca il paziente su un aereo dove è possibile sperimentare i vari aspetti del volo quali: la preparazione della partenza, gli annunci dell’equipaggio di volo, il decollo, la crociera e l’atterraggio.

Paura di parlare in pubblico - Ansia Sociale

La realtà virtuale colloca il paziente in un ambiente dove è possibile sperimentare i vari aspetti del parlare in pubblico.

Paura di insetti e/o animali - Entomofobia e Zoofobia

La realtà virtuale colloca il paziente in un ambiente dove è possibile sperimentare in modo graduale l’esposizione a ragni, serpenti, blatte e cani.

Ancora... con la Realtà Virtuale anche Ossessioni e Compulsioni

Attraverso la realtà virtuale il paziente potrà gradualmente essere esposto alla presenza di quattro scenari differenti: una stanza d’ospedale con utensili sporchi, un bagno sporco, un ufficio in disordine, un salone in cui i quadri sono disposti in modo asimmetrico.